Andare in Marocco e non soggiornare in un Riad è davvero un peccato, questo tipo di struttura non è nient’altro che la tipica abitazione marocchina che ospita al suo interno delle stanze anche a più piani che guardano su un giardino interno privo di tetto (a volte ricoperto nelle strutture turistiche). I Riad videro un grande successo sotto la dinastia degli Almohadi, quindi l’architettura è quella tipica arabo-andalusa, inizialmente queste abitazioni tradizionali erano nella medina quindi nella parte antica delle città e con l’avvento del turismo molte furono costruite anche in periferia, ovviamente l’ideale sarebbe soggiornare in quelle più antiche e gestite da persone del posto, in modo da favorire lo sviluppo locale. La decorazione dei Riad è molto minuziosa e attenta ai particolari, per murare usano il Tadelakt a base di calce ( usato anche negli hammam ecco la mia esperienza in un Hamman marrocchio –>https://isentierisicostruisconoviaggiando.wordpress.com/2015/02/24/esperienza-in-un-%E1%B8%A5ammam/ ), per ornare invece usano come elemento lo Zellige, ovvero piastrelle di terracotta smaltate, assemblate tra di loro fino a formare disegni geometrici, a Fez se ne possono vedere molti ma anche in Spagna, infatti nelll’Alhambra di Granada questo tipo di architettura domina, un’altra particolarità dei Riad è lo stile Arabesco, basato su elementi geometrici e calligrafici, quest’arte la possiamo notare in molte moschee, ad esempio in quella di Cordova in Andalusia. Insomma alloggiare presso un Riad vuol dire vivere l’aspetto artistico e artigianale del Marocco, cosa da non sottovalutare.
Vi mostro qualche foto dei Riad dove io e la mia amica Serena abbiamo soggiornato lo scorso dicembre tra le città di Marrakesh, Fez, Meknes e Chefchaouen:
Buon soggiorno marocchino 😉