
Da bambina lasciavo cadere il mio corpo in immensi campi di grano, io così piccola tra spighe che si elevavano in altezza, cercando di immaginare cosa ci fosse oltre, prospettive e punti di vista differenti e “forse” sotto quel cielo azzurro e da questo oltre che è iniziato il mio viaggiare ma soprattutto la mia danza.
Negli ultimi anni la mia ricerca con la danza sì è soffermata o meglio si è concentrata con un lavoro su l’improvvisazione e dall’idea di un corpo in continua evoluzione proiettato anche esso in spazi diversi e sono proprio i miei viaggi spesso a creare un terreno per nuove immagini e nuove sfumature per questo nel mio percorso non trovo una scissione tra la danza e il mio viaggiare un corpo come mappa delle esperienze e la danza come “pura” espressione poetica.
Questo post è di:
Francesca Arcuri, un’amica, una danzatrice, una viaggiatrice, una persona per cui provo molta stima.
Ecco dove potrete conoscerla 😉
Il Cielo dopo il Messico
Rosa Messicano
verde
amarillo
il colore che
apre
i tuoi occhi
in un angolo
della tua stanza
scrivi
con la tua anima
disegni
con il corpo
e immagini
con le dita di una mano
mai vista
che ti scopre
ti spoglia.
di Francesca Arcuri